LETTERA

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Oggi è stata pubblicata la lettera che ho scritto al Giornale di Brescia dove racconto dell'esperienza che ho vissuto in quest'anno e mezzo, il percorso fatto con dedizione e caparbietà, in mezzo alle difficoltà di tutti i giorni cercando di dare pace al mio cuore messo a dura prova dalla perdita di persone a me molto care. Ne è nato un libro di pasticceria, un senso profondo di gratitudine per l'azienda con la quale collaboro da tanti anni, la nascita di talenti inespressi, il desiderio di fare ancora di più… E' la scoperta di quanto valga più il percorso del traguardo…. mi auguro possa essere d'incoraggiamento per quanti stanno attraversando momenti difficili, come lo è stato per me…
grazie



LA SFIDA
IL PERCORSO VALE PIU' DELLA META

16\05\2015


"Oggi vorrei raccontarle di come, in mezzo al dispiacere, si possa trovare la forza per far emergere talenti che nemmeno immaginiamo d’avere; di come sia importante credere che gli obbiettivi improbabili possano diventare certi; di come in momenti di crisi sia fondamentale aggrapparsi alla vita e alla speranza di un presente migliore.Sono Cristina una mamma di 44 anni, ho tre splendidi figli , lavoro per la grande distribuzione da 24 anni e mi considero un’artista vista la passione per la pittura, la lettura, la scrittura e la cucina. Circa un anno e mezzo fa ho deciso, indipendentemente dalle probabilità di successo, di scrivere un libro. Era un sogno ben ripiegato e infilato sotto una pila di tanti altri in un armadio che di rado aprivo, vuoi per pigrizia, vuoi perché sono cresciuta pensando che il lieto fine é ricorrente solo nelle favole.


Pensando a cosa scrivere, ho deciso di assecondare l’amore per la cucina e in particolare per la pasticceria. Avendo un compagno celiaco e dovendo evitare io stessa il glutine è nato il mio progetto “ La pasticceria senza glutine” partendo dalla rielaborazione delle ricette classiche escludendo i mix senza glutine in commercio e sperimentando l’utilizzo di farine consentite come quella di riso o di mandorle, l’amido di mais, la farina fioretto, di cocco o quella di nocciole, calibrando e aggiustandone la quantità, mescolandole tra loro in modo differente per ogni preparazione, fino ad ottenere un risultato eccellente.Tutti i giorni dopo il lavoro la cucina é diventata un campo di battaglia, mi sono confrontata con successi e fallimenti, con commenti favorevoli e negativi, con lo scetticismo delle persone che mi stavano attorno ma, sono andata avanti imperterrita. Perché? Perché mi sono resa conto dell’importanza del percorso, del cammino che intraprendo da qui al raggiungimento dell’obbiettivo, non del successo garantito. L’impegno, la determinazione, la costanza, la sfida con noi stessi, la speranza, questo nasce durante il percorso, tutto questo ci arricchisce enormemente, ci permette una vera rivoluzione umana, una crescita personale che ci rende forti anche in mezzo alla crisi e alle difficoltà. Il libro è stato ultimato nell’anno con grande soddisfazione e prima di rivolgermi alle case editrici ho pensato di proporlo all’azienda per la quale lavoro vedendo se potesse interessare. Una scelta strana visto che Simply si occupa di commercio non di editoria ma, visto il rapporto instaurato negli anni e il senso di gratitudine che mi lega ad un lavoro che mi ha permesso di mantenermi fin da ragazza, mi sono buttata. Ho voluto credere fosse possibile, consapevole d’aver portato a termine qualcosa di importante e d’aver scoperto un’altra qualità: la gratitudine verso la mia vita.


All’azienda il progetto è piaciuto e dopo qualche mese, grazie all’interessamento di persone aperte ad idee nuove, ha deciso di pubblicarlo e venderlo proprio nella settimana dedicata alla celiachia.


Posso dire dopo quest’avventura che valga la pena provare a tirar fuori i sogni seppelliti negli armadi, che sia più produttivo passare all’azione invece di crogiolarsi nella lamentela, nella delusione o nella sofferenza, che nonostante i momenti bui vale sempre la pena di rialzarsi ed essere d’esempio per i nostri figli, per gli amici, per chi sta attraversando delle tempeste in generale. Guardiamoci attorno, pensiamo che chi abbiamo davanti ci riguarda, che possiamo, nel nostro piccolo, essere d’aiuto anche solo incoraggiando con le nostre esperienze.


Grazie e buona cucina a tutti!"


Chiodi Cristina





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